17 Giugno 2018
La nomina dei Presidenti delle Commissioni parlamentari procede con lentezza come all’inizio della passata Legislatura, dovuto alla conflittualità nelle “larghe intese bis” che vedono un Esecutivo misto formato dalle coalizioni di Centro-Destra e di Centro-Sinistra. Alcuni esponenti soprattutto della Lega non hanno dato la fiducia a questo Governo, sollecitati anche da propri elettori: se non ci sarà un ritorno alle urne si avrà una presenza assai forte nel Gruppo Misto.
Da poco è entrato in vigore un decreto legge di iniziativa del Centro-Destra, che ha vinto le elezioni politiche con il 35% dei voti contro il 30% della coalizione di Centro-Sinistra (Movimento 5 Stelle al 25%): regolamenta un blocco di sbarchi sul territorio nazionale da alcuni Paesi del Medio Oriente in cui è un’alta concentrazione di rifugiati. È un provvedimento già avversato soprattutto da una rete di oltre quaranta sigle, di cui sono capofila realtà di studio sul rimpatrio coatto dei 250.000 immigrati avvenuto in maggio 2018.
Si teme un sovraccarico di persone in situazioni estreme, soprattutto in Libia, Tunisia e Siria. La rete ed esponenti di minoranza in Parlamento stanno organizzando conferenze stampa in sedi internazionali, anche perché sta aumentando il disagio di molti cittadini dell’America Latina, colpiti nei mesi scorsi da provvedimenti di deportazione dagli Stati Uniti (molti di loro vivevano stabilmente là anche da più di vent’anni, tutelati dal DACA, dai TPS, e tollerati come “lavoratori indocumentati e genitori di figli nati negli USA”).
I gruppi di Sinistra della Spagna, in sede europarlamentare si stanno alleando perché proprio la Spagna è tra i Paesi maggiormente interessati dai migranti dell’America Latina.
Si teme che le morti in mare siano in costante aumento, e preoccupano le riduzioni in schiavitù in Libia (un Paese sovraccaricato e privo della Convenzione ONU per i rifugiati). Esponenti di Centro-Destra evitano di parlare di accordi con Paesi di origine di migranti per non essere additati di concorso nelle riduzioni in schiavitù e delitti colposi contro le persone..
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU sta valutando una missione di mantenimento della pace in Gerusalemme, dopo il riacutizzarsi della crisi dovuto anche al trasferimento su Israele delle sedi di Ambasciata di Stati Uniti, Guatemala e Honduras.
In Italia, per la prima volta un’ indagine ISTAT trimestrale rileva l’età media femminile del matrimonio sopra i trentaquattro anni di età, con indici di natalità bassi come nel 2017.
Il Ministro dell’Istruzione e quello della Sanità starebbero preparando una manovra di risparmio sulla spesa pubblica, che accorperebbe varie scuole primarie ed alcune Aziende sanitarie, specie per aree nazionali colpite dal forte spopolamento.
Alcuni Questori hanno chiesto giornate di incontro a Roma (come avvenne con il Premier D’Alema attorno al 2000), ma il Ministro dell’Interno pare temporeggiare perché dietro tale richiesta ci sarebbe quella di ribadire la riforma della cittadinanza con “Ius soli”, per sgravare gli Uffici immigrazione dal rinnovo di centinaia di migliaia di permessi di soggiorno ogni anno a minorenni nati in Italia – il Ministro vorrebbe prima che fosse varato un provvedimento di agevolazioni fiscali ed aumento di membri per la polizia (che proprio le Questure potrebbero impedire necessitando personale e mezzi negli Uffici immigrazione) -.
La manovra di accorpamento scuole – ASL/USSL fa presagire un malcontento ed una delusione generalizzata nei territori interessati (il portavoce attuale dell’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio – ex Comunità Montana, in provincia di Lucca – ha rilasciato una dichiarazione infelice e fonte di polemiche il 31 maggio scorso presso l’ospedale di Barga : << Chi vuol restare con ospedali completi con tutti i reparti dev’essere e volere una comunità completa! >> (chiaro riferimento alle tendenze nazionali contro l’immigrazione ed integrazione di migranti e rifugiati).
Il 5 giugno è nata a Milano l’ associazione “Donne Musulmane Italiane”, un comitato con fini di beneficenza che raggruppa anche alcune donne sposate con cittadini Musulmani: tra le prime quaranta firmatarie ci sono tutte cittadine nate e native del nostro Paese, e tra le oltre ottanta fondatrici abbiamo anche venti cittadine di origine rumena che vivono in Italia da anni.
Un esponente della Commissione Diritti umani del Senato, del Gruppo “Liberi e Uguali” – che ha superato il 6% alle elezioni politiche -, ha dichiarato il 12 giugno scorso (provocando forti discussioni anche in Parlamento): <<se ci saranno elezioni contro questo inciucio come ci avevate promesso, farò il possibile per scongiurare questa macellazione di esseri umani in mare che ci state occultando, ed il mio movimento non si sottrarrà al presentarsi con il Centro-Sinistra>>.
..La Storia continua…