Il 3 settembre 2021 Matteo Renzi fa notare delle proprie attività in cui avrebbe prodotto “vittime” in senso metaforico.
Se volessimo proseguire in quella metafora, portandola all’estremo, entreremmo in una realtà molto peggiore: perché se confermato un certo neoliberismo in Italia Viva, dovremmo pensare a forze politiche contrarie perfino alla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica (che è importante ricordare a tutti nella sua portata morale).
L’Enciclica “Fratelli tutti“, data nell’ottobre 2020, dice nel punto n.° 168 :
<< Il mercato da solo non risolve tutto, benché a volte vogliano farci credere questo dogma di fede neoliberale. Si tratta di un pensiero povero, ripetitivo, che propone sempre le stesse ricette di fronte a qualunque sfida si presenti. Il neoliberismo riproduce sé stesso tale e quale, ricorrendo alla magica teoria del “traboccamento” o del “gocciolamento” – senza nominarla – come unica via per risolvere i problemi sociali. Non ci si accorge che il presunto traboccamento non risolve l’inequità, la quale è fonte di nuove forme di violenza che minacciano il tessuto sociale. >>
Verso fine aprile 2021 anche il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha preso una decisa distanza dalle economie del trickle-down. È particolarmente enfatico il post sulla sua pagina Facebook, che dura solamente quindici secondi:
https://www.facebook.com/POTUS/videos/900382803864307/.
Contrariamente, abbiamo una serie di forze politiche italiane che potrebbero muoversi in quella prospettiva! Ciò può significare ampliare realtà come la flat tax, o abrogare in gran parte il reddito di cittadinanza o altri sussidi (es. alle Amministrazioni comunali), et all.
Mi preoccupa sinceramente il fatto che la politica italiana non menzioni (o quasi) questo rischio di cambio di prospettive nella politica economica , oltre al danno nel “qui ed ora” legato a togliere sussidi o ritirare interventi mirati dello Stato – cito anche solamente il blocco dei licenziamenti -.
Una politica poco chiara diviene una sorta di politica di scontro a valle , mentre è a monte che dovremmo risalire: quindi anche alle norme costituzionali; che parlano di diritti inviolabili e di doveri di solidarietà politica, economica e sociale (art. 2), come è anche vero che si parla di aiuto nella disoccupazione involontaria (art. 38, comma 2).
Il nostro patrimonio legislativo e culturale non può essere perso in argomentazioni che sembrano scadere in retoriche!
In questo settembre 2021 ho accostato per la prima volta l’idea di un Popolarismo vicino al rifondato Movimento 5 Stelle. Non vuol essere un insulto per nessuno, ma una provocazione culturale con cui chiedo un aiuto: la fiducia in una società migliore non può essere riposta in un mercato non controllato, in salari legati a quella parte privata, in assenza di controlli per la sicurezza sul lavoro, in un Welfare che viene meno provocando abbandono – da tenere ben presente anche per temi seri della bioetica: ragazze/donne lasciate sole o vittime di pressioni sociali e necessità economiche; anziani nelle RSA, a volte colpevolizzati come un peso improduttivo; più consumismo in tutto, meno riflessione e minori genuine relazioni umane -.
Gli assetti politici italiani dipenderanno anche dalla volontà di prendere (o meno) le distanze da certi caratteri neoliberisti : essere piú attrattivi per investitori o imprenditori NON significa rinunciare a presupposti per la dignità e la priorità dei diritti fondamentali !
Mirko Salotti
Ex candidato difensore civico provinciale Lucca
Già studente presso Istituto Superiore “Beato Niccolò Stenone” di Pisa, collegato alla Pontificia Università Lateranense