APPELLO A REALTÀ DI CULTURA CRISTIANA E DI AREA POPOLARE

La storia italiana è caratterizzata anche da momenti critici in cui diverse realtà politiche convergono – l’esempio più palese è la posizione “anti-fascista” dopo la fine della Seconda Guerra mondiale -.

Il nostro periodo storico ha reso possibili espressioni come quella per cui “la dottrina dei diritti umani, che sta alla radice del costituzionalismo, muove anch’essa da premesse che La Pira avrebbe definito metafisiche.” (Valerio Onida, giurista).
Nella legge fondamentale dello Stato italiano si parla di “diritti inviolabili” (art. 2) e in qualche modo si prescrivono percorsi per realizzarli: doveri di solidarietà (art. 2), non discriminazioni e rimozione ostacoli (art. 3), libertà di scelta personale su tipi di lavoro (art. 4), retribuzioni dignitose (art. 36), aiuto anche nella disoccupazione involontaria (art. 38), et all.

Ciò che chiamiamo “sovranismo” è invece arrivato a negare il diritto fondamentale di minorenni in mare (esemplare è la vicenda dell’estate 2019 della nave “Open Arms”, per cui si diceva competente lo Stato di origine della nave sui diritti dei minorenni).
Nell’agosto del 2019, lo stesso Papa Francesco dimostrò preoccupazione sul “sovranismo”, in intervista a La Stampa.

Mentre in Patria si discute talora improduttivamente su temi di bioetica o riguardanti la vita di persone immigrate, a mio parere non si guarda al complesso di progetti politici che possono colpire intere popolazioni migranti o in minoranze etniche oltreoceano: come fu per le grandi migrazioni delle “carovane migranti” soprattutto dall’Honduras verso gli Stati Uniti (iniziate in ottobre 2018) e i popoli indigeni dell’Amazzonia privati di tutele fondamentali con l’Amministrazione Bolsonaro.
Il sostegno a certe realtà politiche fluisce come automaticamente, per “partito preso”.

La mia proposta è quella di poter affermare la dignità e la vita umana guardando ora a politiche attive possibili nel Centro-Sinistra e pressoché non possibili nel Centro-Destra a guida “sovranista“.

Esprimo questa ipotesi in quanto spesso troviamo nel “sovranismo” la possibilità di tagli alla spesa sociale – chiusure di CARA e SPRAR, abbattimento di campi nomadi quasi senza prospettive per quelle famiglie, tendenze al progetto di privatizzazioni della Sanità pubblica (si ricorderà come questione emersa anche per le elezioni regionali in Emilia Romagna del gennaio 2020), tentativi di respingimento di navi con naufraghi soccorsi -.

Per contro, la realtà del sussidio per disoccupazione o di emergenza è più legato ad una realtà di Centro-Sinistra, così come un lavoro sociale per integrazione di immigrati (es. ricordo un grande impegno della “Casa della Carità” di Milano, co-promotrice anche del progetto “Ero straniero – l’umanità che fa bene” -), così come rendere possibile l’ingresso dei Centri Aiuto alla Vita nei consultori pubblici toscani nel 2019.

Che sia possibile riaffermare e costruire dignità umana ed attenzione alle vite fisiche anche tramite questa porta di mantenimento della spesa pubblica e responsabilizzazione “di tutti verso tutti” senza eccessivi aspetti “liberistici” ?

Questa è a mio parere una domanda e una sfida che potrebbe attendere una realtà di cultura Cristiana e di area Popolare.

Cordialmente !
Mirko Salotti

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Informazioni su traccedipolitica

Diplomato come assistente di comunità infantili (1995), sono stato candidato formalmente come difensore civico provinciale per Lucca (1996). Sono stato iscritto alla Facoltà di Lettere e Filosofia ed a quella di Giurisprudenza dell'Università "La Sapienza" di Pisa senza raggiungere titoli accademici. Ho frequentato ISSR "Beato Niccolo Stenone" a Pisa (2003-2006) raggiungendo i requisiti culturali per insegnamento di Religione come supplente. Ho co-fondato l'associazionismo informale per diritti del fanciullo del Coordinamento nazionale Child Audition (2015). E-mail personale: [email protected]

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